“Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus”.
Cilindro di farina farcito con un dolcissimo ripieno al latte.
É questa la definizione che Marco Tullio Cicerone diede del cannolo siciliano quando, intorno al 70 a.C., era questore nell’odierna Marsala; e a quanto pare, questa sembra essere anche la più antica testimonianza e descrizione di questo dolce fantastico ma dalle origini incerte.
Molti invece sostengono che il cannolo siciliano sia da collocare ai tempi della dominazione araba in Sicilia, affermando che le prime a preparare questo dolce, ispirandosi ad un dolce della tradizione araba, siano state le concubine di un emiro saraceno che vivevano in un harem della vecchia Caltanissetta.
Oggi la ricotta viene arricchita con frutta candita, cioccolato e pezzetti di pistacchio, e la tradizione ci ricorda che i cannoli devono essere offerti agli amici e ai parenti nel numero di dodici o multipli.