L’uovo incastonato nella deliziosa frolla della “cuddura” rappresenta la vita e la rinascita.
Durante il periodo di quaresima, in passato, le privazioni riguardavano non soltanto la carne ma anche le uova.
Si usava decorare le uova non consumate, dipingendole di vari colori, e regalarle per Pasqua.
Il termine “cuddura” deriva dalla parola greca *κολλύρα* (kollura) e indica un piccolo pane dalla forma circolare.
Le sue origini vanno riscontrate nella cristianità bizantina.
Nella tradizione cattolica-cristiana regalare le uova era un bel gesto, segno della resurrezione di Dio.
Sull’isola, infatti, è quasi impensabile non assaggiarne o riceverne in dono una da nonne o zie.